Dieta E Reflusso Gastroesofageo – Come Mangiare Consapevolmente?

La malattia da Reflusso Gastro – Esofageo (MRGE) è ampiamente diffusa, in special modo nella popolazione tra i 45 e i 64 anni si ha una incidenza fino al 40% (nei paesi industrializzati), incidenza che aumenta all’aumentare dell’età.

Quali sono i sintomi del cosiddetto reflusso acido?

Bruciori di stomaco, rigurgito e dispepsia sono alcuni dei più comuni sintomi di reflusso acido.
Bruciore di stomaco:  è un dolore bruciante o disagio che può salire dallo stomaco fino al centro di addome e torace. Il dolore può anche giungere alla gola.
Rigurgito: un altro sintomo comune di reflusso acido è la rigurgitazione – o la sensazione di acido che arriva nella gola o nella bocca. La rigurgitazione può produrre un gusto acido o amaro e si può addirittura arrivare al vomito.
Dispepsia: Molte persone con malattia da reflusso acido hanno anche dispepsia, comunemente definita cattiva digestione. I sintomi della dispepsia includono:
– emissione dei gas dello stomaco attraverso la bocca (eruttazione);
– nausea dopo i pasti;
– pienezza dello stomaco (gonfiore);
– dolore addominale superiore.
I sintomi di reflusso acido possono essere un segno che il materiale acido dello stomaco (i succhi gastrici) ha infiammato l’esofago. Quando ciò accade, l’acido  può danneggiare la mucosa dell’esofago e causare sanguinamento. Anche se il reflusso acido è estremamente comune e raramente grave, i sintomi non vanno ignorati.

Quando si verificano sintomi di reflusso acido?

I sintomi di reflusso acido si verificano più spesso:
– dopo aver mangiato un pasto pesante
– quando ci si piega o si solleva un oggetto
– quando si è sdraiati, specialmente sulla schiena
Le persone che hanno frequenti sintomi di reflusso acido spesso li sperimentano durante la notte.

Raccomandazioni dietetiche per reflusso gastroesofageo

– Ridurre l’apporto di grassi (condimenti e cibi grassi);
– consumare pasti piccoli e frequenti (5-6 piccoli pasti sono da preferire ai tradizionali 3 pasti).
Evitare i cibi che possono aumentare le possibilità di reflusso, causando una diminuzione della pressione dello sfintere, aumentare la secrezione acida gastrica o irritare la mucosa esofagea:
– caffè (anche decaffeinati), tè, alcol, cioccolato, cola, bevande gasate;
– spezie e alimenti speziati;
– pomodoro e succo di limone;
– cipolla, aglio, cannella;
– alimenti ricchi di grassi;
– gomme da masticare;
– cibi molto freddi o molto caldi.

Tra le norme comportamentali:

– evitare il fumo di sigaretta;
– evitare abiti troppo stretti;
– mantenere una postura retta durante e dopo il pasto;
– consumare il pasto almeno 3 ore prima di coricarsi e dormire con la testa sollevata;
– lasciare passare almeno 1-2 ore prima di fare esercizio fisico;
– perdere peso se necessario;
– mangiare non frettolosamente, masticando i cibi in modo adeguato.

(Bibliografia – Penagini R, Carmagnola S, Cantù P: Gastro-oesophageal reflux disease – Pathophysiological issues of clinical relevance. Aliment pharmacol Ther 16: 65-71, 2002 – Baldi F, Crotta S, Penagini R: Guidelines for the diagnostic and therapeutic management of patients with gastro – oesophageal reflux disease. A position statement of the AIGO, SIED and SIGE. Ital J Gastroenterol Hepatol 30: 107-112, 1998)


Annalisa Terenzio – Biologa Nutrizionista – Laureata con Lode presso l’Università degli Studi di Milano in Biologia applicata alle Scienze della Nutrizione, Master di 2° Livello presso Università degli Studi di Milano Bicocca in Alimentazione e Dietetica applicata, membro Ordine Nazionale dei Biologi Sezione A, mi occupo di dietetica e nutrizione in condizioni fisiopatologiche accertate, sport, adulto e bambino, per singoli e collettività.Collaboro con il Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi Milano Bicocca con progetti di ricerca dedicati a nutrizione e sport in età evolutiva. Educatrice e divulgatrice alimentare. Utilizzo BIA Akern 101 e Plicometro Holtain.

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